- IL MONUMENTO E' A SCHIETI - URBINO (PU) LUOGO DI NASCITA DELLO STUDIOSO. |
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AUTORE:
ANTONIO FONTANONI
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Idealmente il monumento l' ho spostato per poter mettere sul suo sfondo la cittadina di Schieti. Il
luogo proposto è il medesimo in cui il piccolo e
solitario Italo andava a pascolare le pecore.
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L'OPERA IN BRONZO E' ALTA CIRCA 3 m.
ANTONIO FONTANONI e il monumento, per comparazione dei volumi.
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La
dicitura sul bronzo, a destra, indica lo stato di povertà in cui il ragazzino
visse da pastorello. Fu un periodo triste e per lui formativo.
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Il bassorilievo di sinistra, per immagini, racconta la storia, le fatiche della sua gente. Il mio pensiero per i Caduti di Schieti è sostenuto da una frase di don Italo "...antifascismo e resistenza, li avrei voluti vivere con don Gino..." (Ceccarini). | |||||||
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Ecco
don Gino rappresentato in una massa al cui vertice è
appollaiata una colomba. Don Gino e don Italo, nei loro scritti,
appaiono profondamente legati. Provenivano ambedue da Schieti.
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Parole di don Italo: "...La spigolatrice che torna a casa... ...e la madre sovrana come una mobile croce per effetto di quella balla sul capo". | ||||||
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Il
minatore va al lavoro all'alba . Non conosce più il giorno.
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LA STORIA, PER IMMAGINI, DELLA GENTE
DI SCHIETI
( BASSORILIEVO A LATO DEL MONUMENTO)
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Il castello di Schieti e il campanile della chiesa. | |||||||
L'aratro trainata dai buoi. | |||||||
Zappatrici in un terreno povero, quasi impossibile da coltivare. | |||||||
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Entrata della miniera. | |||||||
Colonna di minatori adulti e di ragazzi che si recano al lavoro. Anche il padre di don Italo era minatore. | |||||||
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