Nel
lontanissimo 1971 mi impegnai per la realizzazione della nuova Cappella
dell'Ospedale. Non c'è un angolino, un pezzetto di pietra del Furlo
che non abbia seguito attentamente. Andai ad Acqualagna da Ermanno
Rinaldini tantissime volte. Lui costruiva camini in pietra. Con lui
andai alla cava di pietra per scegliere il colore e le venature.
Anche le panche sono dietro mio
progetto e la loro realizzazione è del falegname Terzo Alessandrini
che aveva il laboratorio proprio in piazza.
Ricordo con quanto impegno "Nino"
Eusebi portò avanti il lavoro di muratura. Trasportò la grossa
pietra dell'altare con l'ascensore tenendola in verticale. Questa gli
scivolò e lui rischiò di farsi veramente male. E' sempre "Nino" che
recuperò i resti mortali del fondatore dell' ospe- dale Rev. don
Gioacchino Lanciarini che erano sepolti sotto il pavimento della
piccola e diroccata chiesa di San Vincenzo.
Presidente dell'
Amministrazione dell'Ospedale era Giulio Montagna e segretario
Mario Brugnettini.
Il bassorilievo, sull'alzato dell'altare, è un calco in gesso di una
mia "Pietà" in pietra delle Cesane di Urbino. Opera
eseguita nella lontana estate del 1957.
L'originale è riportato nella raccolta " Temi liberi" di
questo sito.
L'altare
è uno dei primi che seguì la nuova liturgia: il celebrante non
rivolge più le spalle ai fedeli.
Sullo sportello del tabernacolo vi è un mio bassorilievo in rame
sbalzato: Cristo benedicente.
Acquasantiera
con un mio sbalzo in rame: pecorelle alla fonte.
Triste immagine della
cappella lasciata a se stessa per "possibili
scosse di terremoto".
Confessionale
Ingresso dell'ospedale. Mie opere: bassorilievi, in rame
sbalzato, a ricordo del fondatore.